La pandemia come opportunità nel mondo della formazione

dalla Redazione

“La pandemia è passata dall’essere una criticità a un’opportunità per il mondo della formazione, ha reso globale la formazione”, ha affermato in un’intervista rilasciata al Giornale d’Italia Vincenzo Boccia, ex presidente di Confindustria e attuale Presidente della LUISS.

“Uno dei punti essenziali su cui LUISS punterà sarà diventare un  grande HUB di formazione euro-mediterranea a partire dai paesi di prossimità, usando il digitale come strumento. La formazione di alta qualità a partire dalle nostre scuole fino alle facoltà universitarie, costruendo un percorso di formazione che sarà il futuro dell’Europa e dell’Italia. Un mondo in cui i fattori di produzione sono quattro e non più due: capitale, lavoro, conoscenza ed informazione. Un mondo in cui le competenze sono determinanti per affrontare con la cultura della complessità le evoluzioni della politica della diplomazia e dell’economia”.

Il modello di business cambia nel traslare all’estero i livelli di formazione. Ci si può formare dall’estero paradossalmente senza mai venire in Italia, usando lo strumento digitale. In realtà, il nostro modello di formazione sarà un modello ibrido che riguarderà la presenza e il digitale. Questo mondo che rende globale la formazione è un mondo in cui LUISS vuole giocare una partita rilevante in un’area geografica molto larga”.

“Gli studenti beneficeranno del fatto che questo diventerà uno dei più bei campus al mondo, working distance, in una delle più belle città al mondo, Roma. E ancora, un’attività relazionale e sociale importante con una dimensione di eccellenza di formazione, con docenti di altissimo profilo. Oltre il 90% dei nostri studenti, nel giro di sei mesi dalla laurea, riceve una proposta di lavoro”.

“Questa è un’esperienza totalmente diversa: non avere il peso della rappresentanza meno sicuramente invasiva dell’esperienza di Confindustria che è stata affascinante, ma interessantissima perché è un mondo in cui hai confronti con i professori, il senato accademico, il rettore, gli studenti. Un’esperienza che ti arricchisce giorno dopo giorno ed è un mondo affascinante perché devi pensare al futuro dei giovani. L’idea del Next Generation, che viene dall’Europa e che parte dalle università europee e chiaramente dalla nostra, diventa un progetto in cui sei parte di un’idea di paese e non solo una grande istituzione privata che fornisce formazione di alta qualità al paese”