Luiss: a settembre nuovi corsi, dai big data alla transizione ecologica e digitale
dalla Redazione
Roma, 18 mar. (Labitalia) – Secondo lo studio “The Digital Skills Gap in Europe” della Commissione Europea, 9 lavori su 10 richiederanno competenze digitali. Il Covid e la conseguente accelerazione al digitale hanno distrutto e creato posti di lavoro, dando vita a processi di mobilità, ibridazione e migrazione fra professioni. Impennata dello smart working, boom di startup digitali (nel 2020 + 25,1%) e piattaforme virtuali, picco senza precedenti dell’app economy (+30% di download e + 25% di acquisti app): sono questi i fattori che rendono sempre più centrale il ruolo della formazione nello sviluppo di nuove competenze.
“In un tempo che ha messo a dura prova i giovani, -spiega Giovanni Lo Storto, direttore generale dell’Università Luiss Guido Carli – è fondamentale mantenere uno sguardo alto, attento e di prospettiva. Per questo la Luiss ha introdotto l’Enquiry based, un modello formativo che coinvolge gli studenti su diverse discipline attraverso un’ampia gamma di attività curricolari ed extracurricolari. Un approccio educativo fortemente innovativo per rafforzare la capacità degli studenti di porre domande e pensare in modo critico”.
Formazione e innovazione viaggiano sullo stesso binario e per questa ragione la Luiss ha inserito nell’offerta formativa nuovi corsi di laurea. Tra le lauree magistrali spiccano il corso in Data Science and Management, che risponde ad una precisa esigenza del mercato del lavoro italiano ed internazionale ed è finalizzato alla formazione della figura professionale del “data scientist”, con particolare riferimento alle discipline economiche e manageriali; il corso in Law, Digital Innovation and Sustainability, pensato per dare agli esperti in innovazione gli strumenti necessari per interpretare le attuali transizioni digitali ed ecologiche, offrendo loro un solido background giuridico con altrettanto forti conoscenze interdisciplinari.
Stiamo assistendo a un epocale cambio di passo che punta a migliorare la posizione dell’Italia su digitalizzazione e innovazione, con l’obiettivo di scalare una classifica che nel 2020 ci vedeva al 22º posto nell’Ue nell’integrazione delle tecnologie digitali. È evidente che sarà prioritaria la cura delle nuove generazioni, soprattutto in una fase come questa che, dal 30 settembre 2020 a oggi, ha visto 12.068 nuove imprese registrate sotto la voce start up innovative e le tech company generare un mercato da 30 miliardi di euro con più di 600 mila persone coinvolte.
“I professionisti del futuro dovranno essere in grado di estrarre conoscenza e produrre valore dai dati -prosegue Lo Storto – e per sviluppare queste competenze è necessaria una solida preparazione su algoritmi e un perfezionamento continuo sulle nuove logiche di apprendimento. Intelligenza artificiale e gestione di database applicate in diversi ambiti, dalla sicurezza informatica alla imprenditorialità, combinate con le scienze sociali sono la nuova frontiera del mondo del lavoro.
Dopo la campagna United for Luiss Learning, iniziativa di solidarietà volta alla creazione di un fondo emergenza Covid-19, l’Ateneo ha pianificato per il prossimo anno accademico l’assegnazione di circa 1.000 borse di studio grazie a progetti come Coltiva un talento, International Training Program e Stem Scholarship for women. L’ultima prova di ammissione della Luiss per le lauree triennali e Magistrali a Ciclo Unico si svolgerà online dal 10 al 15 maggio 2021, mentre le candidature per le Lauree Magistrali, la cui selezione avverrà per titoli, dovranno pervenire entro il 15 aprile 2021.