Si scrive MICS, ma si legge Mix

di Francesco Giorgino

Tempi travagliati quelli che stiamo vivendo. Tempi in cui sta cambiando la percezione che abbiamo degli strumenti di comunicazione a nostra disposizione. Vecchi e nuovi. Il valore di tutte le dinamiche connesse al trasferimento e all’acquisizione della conoscenza della realtà, alla formazione delle opinioni, allo scambio di idee e di contenuti, alle transazioni è misurato con metriche non sempre in linea con l’esigenza di riequilibrare “quantità” e “qualità”. L’overload informativo, unitamente alle metamorfosi in atto in tutti gli ambienti della comunicazione, ci obbliga all’adozione di chiavi interpretative nuove. Chiavi non solo multidisciplinari, ma anche transdisciplinari.

Il Master in Comunicazione e Marketing politico ed istituzionale della Luiss School of Government, che ho l’onore di dirigere, persegue questo obiettivo certamente ambizioso. Vuole monitorare e interpretare, raccontare e spiegare quanto sta avvenendo nella zona di confine sviluppatasi tra comunicazione, marketing e informazione.

Da oggi è online un nuovo portale Luiss. Si chiama MICS, ovvero Marketing Information Communication Systems. Si scrive MICS, ma si legge MIX, potremmo sostenere con un gioco linguistico alla Wittengstein, perché alla fine quel che conta è mettere in evidenza i continui “scavalcamenti di campo” tra un ambito e l’altro, nella consapevolezza che questo processo è particolarmente delicato in ambito politico ed istituzionale e che comporta conseguenze, dirette e indirette, prima da approfondire e poi da governare. Il codice utilizzato a livello ermeneutico e narrativo è quello dell’ibridazione. La tardo modernità è il contesto in cui prende forma l’era della contaminazione continua. Si ibrida per scelta, ma anche per necessità. Sul piano delle tecniche e su quelli dei contenuti.

MICS è un portale costruito intorno a due esigenze di fondo. La prima è anche la più importante: mettere gli studenti del Master, quelli dell’edizione in corso ma anche quelli delle edizioni passate, in condizione di avere un autonomo strumento di lavoro. Un mezzo, in buona sostanza, con cui esercitarsi nell’analisi e nella riflessione. E ciò per non creare soluzioni di continuità tra la dimensione del sapere e quella del saper fare, per fare match tra le conoscenze e le competenze. La seconda: raccogliere in un “unicum concettuale” i tanti contenuti che vengono prodotti intorno alla comunicazione corporate, politica, istituzionale, intorno al marketing e all’informazione, insomma intorno a tutto ciò che costruisce e costituisce la sfera pubblica mediata e il mercato, da intendersi come luogo della conversazione tra i Brand. Un modo utile, altresì, per evidenziare le traiettorie concettuali di raccordo tra i diversi topic e la sintesi degli studi più recenti in materia.

MICS verrà realizzato in gran parte dagli ex studenti e dagli studenti del Master, ma ospiterà anche le riflessioni di esperti (specie di coloro che ascolteremo in aula) e segnalerà -ripubblicandoli- gli articoli scientifici del magazine research dell’Ateneo, i policy brief e gli altri paper della Luiss School of Government, le sintesi dei contenuti prodotti dai Centri di Ricerca della Luiss. Un percorso argomentativo ampio, che spazia dall’attualità italiana ed estera alla comunicazione politica e istituzionale, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità, dalle pari opportunità alla società e cultura, dalla sanità alla previdenza e assistenza e naturalmente dalle attività di storytelling e di branding a quelle più generali di media e newsmedia. Il pane quotidiano di chi collaborerà a questo portale saranno gli articoli, i grafici, le tabelle, il materiale audio-visual. Il tutto in una logica transmediale e provando a recuperare approcci diacronici, ma anche sincronici.

Buona navigazione a tutti!