Una formazione a prova di futuro

di Giovanni Lo Storto

(da Industria Felix Magazine. L’Italia che compete, Ottobre-Dicembre 2020)

Il 2020 verrà ricordato senza dubbio come l’anno della grande trasformazione. La pandemia, che la maggior parte di noi ha vissuto da vicino per la prima volta, lascia dietro di sé una scia di dolore, ma anche di consapevolezza del nuovo. Abbiamo imparato cosa significa lavorare continuativamente da remoto, assaporato relazioni familiari e sociali in modo diverso e visto la realtà con nuovi occhi. Senza giudizi di merito, è indubbio che il futuro dovrà tenere in attenta considerazione questo cambiamento. Non si potrà tornare indietro, ma forse è meglio così. La formazione, per la prima volta del tutto online, è stata profondamente impattata, ma ciò che abbiamo imparato in questi mesi ha messo in luce una direzione nuova.

Il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi, in una intervista di qualche giorno fa, ha confermato che il nuovo ecosistema formativo, sociale e imprenditoriale chiama a una concezione diversa dell’intera formazione. I silos distinti di materie tecnologiche e umanistiche dovranno essere abbattuti, per fare posto a grandi contenitori di entrambi gli aspetti. E così il filosofo saprà programmare un computer e un ingegnere avrà competenze di scienze sociali.

Questa non è utopia. È quanto già sta accadendo intorno a noi. Saper fare diventa importante tanto quanto il sapere. Ne è un esempio Google, che ha di recente annunciato l’apertura di programmi di formazione della durata di sei mesi, che considererà al pari delle lauree tradizionali.

Ma Google non è la prima a fare questo genere di annunci. Già dal 2011 hanno cominciato a sorgere bootcamp tecnologici, che costituiscono un ramo particolarmente efficace nella formazione nel campo del coding. Un esempio particolarmente di successo in Europa è quello di École 42, una scuola completamente gratuita e senza docenti fondata nel 2013 da Xavier Niel, un imprenditore seriale continuamente alla ricerca dei migliori e più brillanti talenti.

Ogni mattina agli studenti viene assegnato un compito, da portare a termine entro la sera. Non essendoci insegnanti, è compito degli studenti stessi trovare la giusta soluzione e la giusta strada per ottenere i risultati necessari. Gli studenti gestiscono il loro tempo come meglio credono, è tutto totalmente auto-organizzato. Da un punto di vista formativo, è una innovazione senza precedenti e il tasso di successo è incredibile: il 100% degli studenti trova lavoro appena conseguito il titolo.

École 42 è ora arrivata anche in Italia. 42 Roma Luiss, verrà ospitata presso l’Hub di LVenture Group nella stazione Termini di Roma, dove è presente l’acceleratore di startup Luiss EnLabs. Le iscrizioni per giovani donne e uomini tra i 18 e i 35 anni sono aperte e per entrare è sufficiente superare un test online di logica e dimostrare di avere le giuste motivazioni.

Innovazione, economia e formazione sono elementi che il 2020 ha intrecciato per far sbocciare qualcosa di nuovo e migliore, che possa durare a lungo